Osteria VinCanto
Via Roma, 29 83040 – Montemarano (AV)
Tel. 0827 63186
In mezzo al grande mare di sapori e tradizioni che è l’Irpina, c’è un’ isola fatta di bontà tutte da assaggiare: l’osteria VINCANTO di Montemarano (AV). Come un Ulisse dei nostri giorni alla ricerca della sua Itaca, Claudio, il proprietario, ha girovagato prima di approdare finalmente nella terra d’origine. Nato in Inghilterra da immigrati irpini, ha voluto e saputo riproporre in questo piccolo e ridente angolo dell’entroterra avellinese, tutti quei piatti sapientemente appresi in famiglia e presentati con grande cura, ma allo stesso tempo con informalità (well done!).
Ubicato nel centro storico di Montemarano, VINCANTO presenta un ambiente tradizionale, da tipica osteria di provincia (di quelle giuste però), in cui a intovagliamenti e sedute classiche, ma non datate, si alternano dettagli in pietra sulle pareti e antichi complementi come la credenza dei liquori, il baule con annessa cassetta per la frutta o il piccolo ma suggestivo camino, molto evocativi! Particolari anche gli oggetti che adornano le mensole delle tre sale, tutti ricordi di vita del padre di Claudio, a volerci ricordare che anche lui è stato un furestiere, prima di noi.




La cucina non tradisce le aspettative riposte e ci conquista con piatti tradizionali, in parte rivisitati accanto a proposte più moderne, uniti da un sottile file rouge: la genuinità e la rigorosa tipicità delle materie prime.
Tra gli antipasti, ricchi (anche e soprattutto di gusto), abbiamo assaggiato: le zuppe di fagioli borlotti con castagne e quella di ceci con pane raffermo e baccalà, un tagliere di salumi e formaggi in cui era presente anche un ciuffo di ricotta e miele, la granella di nocciole, la polenta, la frittatina di verdure, il pane raffermo con salsa tartara.
Molto delicati i tortini di patate con porcini o tartufo nero, in base ai gusti.




Gli antipasti comprendono anche il pane con le frittole (ottenute dalla lavorazione di carne e sugna di maiale), un esempio di riscoperta di un prodotto tradizionale delle nostre campagne.

I primi piatti ci hanno tutti positivamente impressionato, ma è doveroso soffermarci sui due che rappresentano, a nostro avviso, il connubio perfetto di bontà e tradizione: il cicatiello (pasta fatta in casa) con guanciale, pomodorini e ricotta salata (“saporitissimo”: questa è l’aggettivo che vi verrà in mente assaggiandoli!)

e lo spaghettone con peperoni cruschi, pane raffermo e alici (non è semplice descrivervi il suo sapore…ma ci proviamo: divino!).

Sui secondi la nostra scelta, variegata, non ha colto impreparato Claudio che, anzi, molto disponibile, ci ha ben suggerito. E allora non possiamo prescindere da una proposta strettamente montemaranese, ovvero il baccalà con i pepicielli (i peperoni) “spiritosi” (non ci riferiamo a qualche ben celato senso dell’umorismo, ma all’aceto che li contraddistingue), in pratica una versione tutta locale di un piatto principe dell’Irpinia e che tornerà spesso nei nostri racconti: il baccalà alla pertecaregna.

Chi, invece, preferisce pietanze a base di carne non rimarrà sicuramente deluso. Il nostro suggerimento è l’agnello alla brace, accompagnato da una salsa di cipolla all’aglianico e una alla menta: ben presentato, l’agnello è impreziosito anche da patate fresche a sfoglie, limone e rosmarino.

Una menzione d’onore ad un secondo fuori menù: lo stinco di maiale con purè di patate, crauti, verdure di stagione e scarola. Molto abbondante (pensateci bene prima di mangiare tanto altro prima!), è risultato straordinariamente morbido e succulento.

Per quanto concerne il vino, vista la grande vocazione vinicola che contraddistingue Montemarano, ma anche il nome dell’osteria…abbiamo optato per la proposta della casa, creata in collaborazione con una cantina locale: un aglianico Campania I.G.T. dell’azienda agricola Siano Giuseppe (http://www.cantinesiano.it/viniirpini/azienda/), dal gusto piacevolmente equilibrato e fruttato.

Per completare la cena, non potevano certo mancare i dolci: da segnalare la millefoglie con crema chantilly e frutti di bosco e la cheesecake con scorzette di arancia e limone, ovviamente entrambi fatti in casa.


Prima di congedarci e ringraziare per la bella accoglienza e il cibo provato, il padrone di casa ci ha offerto una grappa aglianica artigianale della distilleria Rescigno Spiriti (http://www.rescignospiriti.it/) dal sapore finissimo e dal retrogusto lungo e persistente.
I Furestieri vi consigliano senza se e senza ma una cena o un pranzo (meglio il secondo, soprattutto se venite da lontano…) all’osteria VINCANTO: l’ospitalità che Claudio saprà dimostrarvi e le pietanze che avrete il piacere di gustare, vi appagheranno sicuramente.